Ancora sulle mostre canine

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Kiel Golden Retriever Cucciolo

Kiel

Prove di lavoro, esposizioni canine, gare cinofile (parte terza)

Per ricollegarci a quanto detto relativamente alle votazioni ed agli esiti dell’esibizione canina, è bene ricordare che la severità del giudizio è tanto più accentuata quanto più il tuo cane intende distinguersi come campione della razza. Con questo intendiamo dire che, trattandosi di un’esposizione finalizzata a qualificare, identificare e valorizzare una razza con tutte le sue speciali caratteristiche e carattere (come le molte insite nel cucciolo Golden Retriever ), difficilmente un giudizio medio-basso potrebbe portare a risultati soddisfacenti. Al contrario, un buon giudizio costituirebbe per il cane il riconoscimento di tutte le qualità necessarie ad aspirare, con un po’ di addestramento, all’eccellenza.

A fronte di un’esposizione, è bene dedicare qualche momento alla comprensione dell’impresa che ti accingi a compiere con il tuo compagno: sebbene cani come il Golden Retriever cucciolo amino ogni singola briciola di attenzione che viene loro dedicata, mantenere un certo passo di fronte allo sguardo indagatore di un numero elevato di perfetti sconosciuti potrebbe non costituire per loro un motivo di entusiasmo o di vanto, diversamente da quanto comunemente accade per noi. Assicurati, quindi, che il tuo Golden Retriever, iniziando magari da cucciolo, sia pronto a sostenere lo stress di un’esposizione, e che questa premura costituisca una priorità rispetto allo sfoggio della sua bellezza.

Le esposizioni e le manifestazioni locali.

Diversamente dalle esposizioni ufficiali promosse dall’Ente preposto, questo genere di mostre ha solitamente luogo contestualmente alla presenza di sagre, fiere, ricorrenze di paese promosse dagli enti turistici locali e finalizzate ad incoraggiare un sano divertimento all’aperto. Se ne perde il conto nei mesi più caldi, quando anche la notte è un buon momento per fare festa, e genericamente hanno la piacevole caratteristica di non essere particolarmente fiscali in termini di regolamentazione e requisiti.
Nonostante l’aspetto goliardico, promotore di serate leggere ed animate da un’amichevole competizione, questo tipo di esposizioni può comunque costituire una rampa di lancio tanto per il tuo cucciolo Golden Retriever quanto per altri cuccioli di cane tu voglia mettere alla prova.
Innanzitutto per la presenza di persone, confusione, suoni e distrazioni sensoriali che, in ambito di gara, potrebbero costituire un deterrente, un motivo di disagio e di malessere per il tuo compagno.
Immagina come ti sentiresti se, senza alcun preavviso, ti scoprissi catapultato dalla pace familiare del tuo ambiente domestico ad una pedana circondata di riflettori, sotto gli occhi di un gruppo di esigenti sconosciuti e di migliaia di curiosi. Se, da un momento all’altro, ad accudirti non fossero più le mani del tuo compagno ma quelle di un estraneo ruvido ed emotivamente asettico, interessato unicamente a valutare la tua costituzione fisica ed appuntarsi le tue caratteristiche più evidenti.
I concorsi minori, sotto questo punto di vista, ti permettono di far prendere familiarità al cane (il cucciolo Golden Retriever difficilmente si lascerebbe intimorire!) con quanto di più simile esista al contesto dell’esibizione, lasciando ad entrambi tutto il margine necessario a fare marcia indietro in qualsiasi momento si rivelasse necessario!

Sono, poi, un’ottima fonte di spunti..

• per te come aspirante handler, conduttore: la presenza di altri impegnati nello stesso ruolo può divenire fonte di scambi, di confronti, di consigli costruttivi per la creazione di quella armonia che abbiamo detto essere indispensabile al fine di condurre un’esibizione speciale e profondamente armonica;
• per te come proprietario, come allevatore o come addestratore (ad esempio di Golden Retriever cuccioli) : senza dubbio anche queste manifestazioni secondarie attirano una quantità importante di persone, razze e ruoli. Ognuno di questi può costituire un modello od un termine di paragone, ed avere qualcosa da insegnare nel bene e nel male.
Per un cucciolo Golden Retriever, ad esempio, costituirebbe un insolito campo di gioco, scoperta e crescita.

LE PROVE DI LAVORO: CACCIA

Abbiamo già introdotto l’argomento in un altro articolo sul Golden Retriever, in cui ci siamo soffermati a discorrere delle differenti tipologie di razza e di utilizzo in ambito quotidiano e, nello specifico, in quello dell’arte venatoria. Unitamente a questo, adesso sappiamo che la prova di lavoro è un requisito fondamentale per poter accedere ai titoli più prestigiosi, e costituisce una testimonianza non solo per il cane, che avrà la possibilità di mettere in pratica quanto ha appreso, ma anche per l’addestratore, che potrà valutare sul campo la riuscita (o meno) del suo metodo di addestramento.

Il ruolo del conduttore.

Nella prova di caccia, diversamente da quanto accade per le esposizioni, e per la vita quotidiana del nostro piccolo cucciolo Golden Retriever, il cane è fondamentalmente da solo. Infatti:

• il compito dell’handler è prettamente strategico: il conduttore interviene esclusivamente in relazione alla decisione del sistema da adottare per immettersi nel campo preposto ed in relazione al momento in cui liberare il cane per agevolare la ricerca di tracce ed indizi;
• l’handler non è soggetto a giudizio: relegato a semplice accompagnatore, ci si aspetta che sappia muoversi con dimestichezza e sintonia assieme al cane; tuttavia, in questo particolare caso, non si riscontra alcuna scala di valutazione del suo comportamento, mentre la sua presenza è molto più importante di qualsiasi altro accessorio di gara.

Il ruolo del cane.

Il cane, al contrario, è tenuto sotto stretta sorveglianza. Esistono parametri che comportano l’allontanamento immediato dalla gara e tra questi ricordiamo, solo per elencarne qualcuno: un atteggiamento discordante con quello della razza; l’incapacità di seguire una pista o, diversamente, un’azione scoordinata, priva dell’agile indipendenza del cacciatore; mancanza di autonomia, e conseguente dipendenza dalle azioni e dalle scelte del conduttore; manifestazione di paura all’atto dello sparo o nei confronti del selvatico (per la prova di caccia); inabilità di portare a termine il compito assegnato, o di ascoltare eventuali richiami ed indicazioni del conduttore..
Volendo cercare di essere esaustivamente brevi, diremmo che sono deleteri ai fini di una classificazione tutti quegli atteggiamenti che ledono l’immagine della specie e restituiscono quella di un cane non consapevole, mal addestrato e, in definitiva, incapace di costituire un esemplare modello per la sua razza.
La nostra esperienza ci insegna come addestrare cuccioli di Golden Retriever e non solo.
Naturalmente il riuscire a far emergere le qualità del cane (un Golden Retriever cucciolo, normalmente, ti conquista senza sforzi) in un ambito come quello della prova di caccia, o prova di lavoro, è finalizzato ad una precisa possibilità di selezione: individuare l’esponente di razza più portato, più agile, più resistente, più attento.

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