LE MALATTIE: DALLE COMUNI ALLE RARE (PARTE QUARTA)
La displasia dell’anca o del gomito (continua).
Tanto la displasia dell’anca quanto quella del gomito possono essere curate in modo analogo:
- con il semplice riguardo, come abbiamo sottolineato, nei confronti dei cuccioli di cane e del loro carattere sue abitudini, che non devono risultare debilitanti per le condizioni fisiche già compromesse;
- con la chirurgia correttiva;
- con un intervento sull’articolazione, finalizzato a ridurre e potenzialmente prevenire l’inevitabile peggioramento.
Ti affidiamo come sempre alle mani esperte dei veterinari per stabilire quale opzione sia la più adatta al tuo compagno a quattro zampe: non tutte le razze reagiscono allo stesso modo a queste patologie, e non tutte le razze le manifestano allo stesso modo. Scegli sempre la competenza di un esperto, quando ad essere minacciata è la salute del tuo cane.
Le cardiopatie.
Non è raro che un cane di razza possa incorrere, soprattutto per vie ereditarie, in malformazioni cardiache congenite. Trattandosi di problematiche che, in alcuni casi, hanno la prerogativa di non manifestarsi subito ed appieno, la miglior forma di controllo e prevenzione è sicuramente quella di sottoporre un cucciolo Golden Retriever ad un’ecocardiografia Doppler già dal primo anno di vita (sebbene un esito positivo sia, tendenzialmente, testimonianza di buona salute).
La forma probabilmente più diffusa di cardiopatia, relativamente a questa razza, è quella conosciuta con l’acronimo di SAS: la stenosi subaortica. Si tratta di un’ipertrofia del ventricolo sinistro del cane che costringe il cuore a necessitare di un contributo di sangue maggiore e più costante, in mancanza del quale l’organo stesso può incorrere in danni di variabile entità.
Se nella sua forma più blanda si rivela con un soffio facilmente identificabile al momento dell’auscultazione, nella sua manifestazione più grave può comportare stanchezza cronica, bassa pressione, predisposizione al collasso ed insufficienza cardiaca, finanche al decesso improvviso. Per arginare questa forma di cardiopatia esiste una terapia farmacologica dedicata, il cui scopo secondario è certamente quello di permettere al cucciolo Golden Retriever di condurre comunque una vita sana, in cui possa inserirsi tranquillamente anche l’indispensabile esercizio fisico (in misura rapportata ai progressi della cura).
L’epilessia.
Vengono chiamate in questo modo le ricadute convulsive che si presentano fino al sesto mese di età. A partire dal settimo potresti sentir parlare, invece, di crisi compulsive.
Parliamo dunque di epilessia quando abbiamo a che fare con un malfunzionamento neurologico che provoca spasmi muscolari di forza variabile (i più accentuati possono, normalmente, avere come conseguenza una temporanea perdita di coscienza). E’ necessaria un’analisi mirata per stabilire se l’epilessia nel cane sia determinata da un difetto ereditario o sia, al contrario, la manifestazione di problemi neurologici di varia natura.
Parliamo, diversamente, di convulsioni qualora le crisi siano state provocate da disturbi fisiologici (legati alla presenza di tossine o, ad esempio, a variazioni nella glicemia) o dalla presenza di patologie più gravi (come un tumore cerebrale).
Nonostante in ambito di sanità umana l’epilessia possieda molteplici valori di gravità e diverse forme di manifestazione (tutte genericamente facilmente riconoscibili), quando trattiamo di salute canina questa patologia assume un carattere molto differente.
Non è inconsueto, infatti, che un cucciolo Golden Retriever, come qualsiasi altro cane, abbia un attacco epilettico tanto breve e dalle conseguenze così blande da passare praticamente inosservato. Soprattutto se, al momento della crisi, non fosse presente nei paraggi alcun testimone, o se questa si fosse verificata in attimi calmi come le silenziose ore della notte o le prime luci del mattino.
Come puoi riconoscere una crisi epilettica?
Similmente a quanto accade a noi, la manifestazione di un attacco si rivela negli spasmi improvvisi degli arti, nella rigidità del corpo, nell’eventuale rilascio fisiologico ed in una perdita di controllo della salivazione e della muscolatura mandibolare (che comporta, solitamente, il rischio che il cane si morda involontariamente la lingua o la mascella).
Si tratta di attacchi che, genericamente, non hanno una durata superiore ai novanta secondi: un tempo troppo breve per ricorrere al trasporto in clinica. Se riesci ad identificare celermente il sopraggiungere della crisi (magari hai notato che il cucciolo Golden Retriever è divenuto improvvisamente distaccato, disorientato?), o se hai comunque l’opportunità di essere presente quando accade, assicurati di liberare le sue immediate vicinanze da qualsiasi oggetto contundente o pericoloso. In questo modo, se non altro, contribuirai a ridurre fortemente i danni che potrebbe autoinfliggersi.
Abbi pazienza, successivamente: alcune crisi svaniscono senza lasciare conseguenze, mentre altre provocano uno stato generale di smarrimento che può perdurare anche per alcune ore.
Per conoscere esattamente le condizioni del cucciolo Golden Retriever prendi nota della durata e della frequenza delle crisi ed affidati sempre al parere sicuro ed affidabile di un veterinario che sappia valutare l’entità del problema e determinarne la migliore cura.
L’obesità e la torsione dello stomaco.
Non possiamo negarlo: il Golden Retriever cucciolo è particolarmente conosciuto per essere un cagnolino terribilmente goloso e generalmente ingordo, insaziabile. Lasciarti abbindolare dagli occhioni lucidi e supplicanti con cui non ti chiede che un altro boccone ancora (ed un altro, ed un altro..) è probabilmente il metodo più rapido ed efficace per ritrovarti con un cagnolino cicciottello (se non addirittura obeso) e più facilmente esposto ai disturbi gastrointestinali.
In questo caso una prevenzione attiva prevede sicuramente l’attenersi da parte di cane e proprietario ad una dieta sana ed equilibrata, possibilmente redatta assieme ad un veterinario nutrizionista consapevole delle abitudini del cucciolo e delle sue necessità (nonché della sua età, del suo peso e delle generalità necessarie a stabilire l’alimentazione più idonea).
Ricorda che il Golden Retriever cucciolo possiede un’indole gentile ma esuberante, vivace, entusiasta, che necessita di sfogo (gioco, corse, attività motorie). Seppure cedere alle sue richieste di cibo possa sembrarti, sul momento, un modo affettuoso di assecondarlo, le difficoltà fisiche che subentrerebbero con l’obesità ridurrebbero così drasticamente le sue possibilità di movimento da diminuire persino le sue aspettative di vita.