IL PEDIGREE
Prima di tutto: di che cosa si tratta?
Il pedigree è l’equivalente animale del nostro albero genealogico: un documento inteso per elencare con precisione le discendenze paterne e materne del tuo cane. Naturalmente il suo valore immateriale (proporzionale ai prezzi del cane stesso) è strettamente correlato alla presenza, nella linea genealogica, di ascendenti che siano stati riconosciuti nel tempo per le qualità di razza, per l’aspetto morfologico, per qualsiasi significativo dettaglio che abbia consentito loro di emergere e distinguersi (in parte anche il carattere). E, di conseguenza, essere ricercati ai fini di una selezione artificiale.
Per alcuni cuccioli di cane può essere fondamentale, mentre per altri.. Beh, siamo sicuri che di un cucciolo Golden Retriever non riusciresti a fare a meno neppure se ti venisse presentato senza un documento di identità!
Ma che cosa significa questo curioso termine?
Come i francesi hanno voluto farci osservare più di seicento anni fa, quando tracciamo le ramificazioni di un albero genealogico l’immagine che ne ricaviamo, specialmente laddove la famiglia si allarghi contestualmente alla presenza di più figli, è quella di una linea che, ad un certo punto, si fraziona in più segmenti conferendo al disegno un’immagine simile a quella di una zampa di gru. Un Pied de Grue, appunto! O, così come ci è stato tramandato ed è ormai entrato nella terminologia comunemente accettata, un pedigree.
Un po’ di storia.
Consulta il resto del sito o vieni a trovarci, se vuoi conoscere le origini dell’ultimo Golden Retriever cucciolo che è nato a ravvivare il MyDog Inn.
Ma prima di scoprire che cosa riporti effettivamente un pedigree, ci piace ricordare che le versioni originarie di questo pratico documento furono introdotte dagli inglesi quando, in occasione di una crescente attenzione per le corse dei cavalli, si rese utile e necessario disporre di atti che ne riportassero le discendenze. In questo modo supponiamo che risultasse più semplice individuare le potenzialità del campione e, una volta messa alla prova l’intuizione con un addestramento dedicato, impostare attorno ad esso le strategie di gara e l’eventuale scommessa sulla vittoria.
Tuttavia il pedigree non è sempre ed unicamente un attestato di qualità di razza: proprio perché determinate qualità hanno bisogno di essere sviluppate per poter emergere, e perché non sempre l’esemplare riesce a trovare il modo di distinguersi, questo documento ha unicamente la funzione di riportare con precisione le sue discendenze. E, nei casi specifici, di permettere un viaggio a ritroso alla scoperta degli antenati di sangue “nobile” (sai che il Golden Retriever cucciolo ha radici scozzesi ed una linea genealogica molto vicina ai nobili del posto?).
Per una valutazione effettiva delle caratteristiche speciali del cane all’interno delle distinzioni per razza e classe, è sufficiente consultare l’eventuale Libretto delle Qualifiche promosso dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana che, come ricordiamo, è focalizzato sui traguardi ottenuti dall’esemplare in ambito di esposizioni e concorsi.
Che cosa riporta, nello specifico, il pedigree?
Come prima cosa (e come ci aspetteremmo anche dalla nostra carta d’identità, tutto sommato) il documento ti riporta i dati principali del cane: il nome, la razza, il sesso, il colore, l’eventuale presenza di tatuaggio o microchip.
In secondo luogo, ti fornisce il numero necessario ad accertare la sua iscrizione presso i registri a cui attinge il Libro genealogico ENCI, nonché la genealogia stessa del cane.
Successivamente ti informa dei dati identificativi del proprietario (oltre alla vendita da parte di eventuali proprietari precedenti) e dei dati del suo allevatore. Il tuo cucciolo Golden Retriever, ad esempio, disporrebbe di un pedigree con tutti i dati necessari a risalire al MyDog Inn e ad i suoi allevatori.
Infine, dedica una sezione ad eventuali note sulla displasia dell’anca e del gomito (verosimilmente le malattie ortopediche più comunemente riscontrate con trasmissione ereditaria).
A questo proposito aggiungiamo un appunto: può capitare che, al momento di disporre di un’intera cucciolata, l’allevatore non abbia ricevuto un quantitativo di prenotazioni o di richieste sufficiente ad “accasare” tutti i Golden Retriever cuccioli. In quel caso è possibile che il pedigree dei rimanenti riporti, in luogo del proprietario, il nome dell’allevatore stesso. Ma questo non costituisce assolutamente un problema! Se la tua presa in consegna del cucciolo Golden Retriever avvenisse successivamente, il pedigree ti verrà affidato contestualmente alla segnalazione del cambio di proprietà.
Secondo la legislazione italiana attualmente in vigore, è bene ricordare che un cane (persino il tuo cucciolo Golden Retriever) non può essere considerato “di razza” se sprovvisto di pedigree appositamente compilato e registrato. Questo ha valore anche nel caso in cui l’esemplare fosse in tutto e per tutto conforme ai requisiti della sua razza: in assenza del documento, il suo aspetto morfologico rimane utile unicamente a se stesso e la partecipazione ai concorsi ufficiali gli è preclusa.
Ma il costo di questo pedigree?
Devi considerare che, dalla prospettiva di un allevatore corretto e consapevole, il pedigree costituisce l’atto di identità del cucciolo, sia esso anche un cucciolo Golden Retriever. Non è, dunque, un accessorio tanto prezioso da costituire motivo di rincaro sul prezzo.
Siccome, tuttavia, sappiamo bene che esistono allevatori la cui inclinazione è quella di attribuire a questo documento un valore eccessivo, ti invitiamo a ricordare che presso il sito dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana è presente un tariffario preciso ed aggiornato relativo proprio al pedigree.
Modello A e Modello B
Si tratta, qualora ne avessi sentito parlare, dei documenti che è obbligatorio far pervenire all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana al fine di denunciare la nascita di una cucciolata e di ottenere l’apposito pedigree.
• Il Modello A deve necessariamente essere recapitato entro venticinque giorni dalla venuta al mondo dei cagnolini, e deve riportare i dati anagrafici dei proprietari e dei genitori, la data di nascita ed il quantitativo di esemplari.
• Il Modello B è necessario che sia inviato entro novanta giorni e deve riportare, in aggiunta ai dati generali dei genitori, anche i dati dei cuccioli: nome, sesso, appartenenza, numero di microchip o tatuaggio.
Come allevatori ci sentiamo di riconoscere il valore del pedigree relativamente alla consapevolezza di possedere un animale di razza, con tutto ciò che l’identità comporta. Tuttavia, non mancheremo mai di sottolineare che anche se il tuo acquisto non riguardasse un cucciolo Golden Retriever con un lungo e prezioso pedigree, stai comunque accogliendo nella tua vita un animale la cui esistenza si sviluppa a prescindere dall’appartenenza attestata ad una razza o ad un’altra. Il Golden Retriever cucciolo non sarà meno affettuoso, meno entusiasta, meno vigile o meno partecipe dei tuoi problemi solo perché in mano non hai nulla che ne attesti le origini. Dai valore al pedigree, ma prima, e soprattutto, dai valore al tuo compagno.
Un Golden Retriever cucciolo sarà un tuo affettuoso compagno pedigree oppure no, lui non ti chiederà certo un pezzo di carta per darti affetto!